Vita

Anelli per te.

 

 

Scorre nelle vene l’impasto di vita
Nelle vene della terra sangue degli alberi
Nel cuore degli uomini rarissimo verde
Tu primavera dei sordi battiti amorosi
migliore lana delle carezze mai date
espandi e monti d’amore le vie azzurre.
Mani amiche comprendono il gergo della pelle
Come la vite pergola l’abbraccio al casolare.
Aspetti l’uomo dietro la porta dello scrigno
Ti doni a lui avvertendone il passo nel cuore
Tu bambina che aspetti il padre con le paste.
Questo cuore dell’infanzia domenicale
Anima il tuo corpo carezzato dal vento di marzo
E i pensieri diventati assordanti cinguettii.
Perditi nel vortice dei sapori antichi
Venuti dal nord della tua incoscienza
Passati nel grembo della storia di un paese
Assaggiati nelle braccia degli uomini del destino
Riemersi sulla spiaggia della donna nuda
Degli anni, dei debiti e dei ricordi
La tua verginità di pensiero m’addolcisce
Aspettami con una sola coperta in dote
Con nulla nella mente, cava come il tuo amore
E sarò fiume che ingrossa i rigagnoli
Accento delle vocali, apostrofo che unisce
Calore che rimane, fuoco che non si spegne.
Riversati in me per la protezione che desideri
Affidati alla corrente che ti porta ai confini
Della mente, del giusto e del tempo
Perché là, non prima, aspetto di raccoglierti.

Là, non prima, vivremo l’unica vera vita.

 

 

 

 

Amore chiami parole laccate dalla primavera
figlie dei tuoi silenzi d’edera
che ripongo sulle mensole della poesia
che tu scorri con la saggia lentezza della lumaca.
Sono lucertole che si nascondono d’autunno
bianche betulle sorridenti al bosco ormai giallo
campanili fiabeschi emersi dai cascami di nebbia
viaggi, abbracciato a te sulla carrozza inesistente
cigolii dell’anima a perdere nella notte
stracci intrisi d’ossido lucidato dagli ottoni
belle come la ragione di bagnarsi sotto la pioggia
fischi dell’innamorato per i labirinti del paese
quel fischio insolente modula le tue parole d’amore
ho dipinto tutte le case con le nostre lacrime
e tu riconosci quel sale azzurro sui muri brillati
le parole salgono lente dai camini come arcobaleni
li vedi solo tu perché hai il sangue variopinto
sarai sporca per sempre di quel seme d’arlecchino
che colora anche il relitto della bicicletta brunita
non sarò mai vedovo di te perché ho anelli d’amore
posso ormai scrivere solo virgole sui fogli bianchi:
le parole della tua poesia cadranno come foglie
che si leggeranno da sole in un canto d’amore.